Dopo l' attracco nel porto di Mallorca, davanti ad un gruppetto di persone che a terra assistono incuriositi alle varie operazioni di sbarco, scelgo l'imperdibile salita dei 100 scalini che portano alla piazza della Cattedrale di Santa Maria.
Irrinunciabile è anche la visita al quartiere medievale.
Ci sono scorci e angoli della città molto suggestivi e la fotocamera è sempre in azione.
Le vie centrali sono piene di turisti multilingue, nei negozi si fa la fila per provare un capo d'abbigliamento. I dehors ed i plateatici dei bar sono saturi. C'è allegria nell'aria ed una confusione "ordinata".
Ogni tanto s'incrocia un gruppo con il tour organizzato e la guida che camminando, indica col dito, a destra e sinistra, i punti focali dell' escursione. Con il microfono e la paletta colorata (qualcuna ha abolito l'ombrellino, a favore della bicicletta), prosegue la recita quotidiana, alla scoperta degli angoli più suggestivi de Mallorca.
Tra accenni storici, geografici e richiami di nomi di illustri che visitarono la città, tra cui Chopin, la mia attenzione viene catturata inevitabilmente da un povero Koala di peluche che passeggia nella spianata sotto la Cattedrale. Penso allo sconosciuto che là sotto, combatte con l'alta temperatura ed i raggi del sole cocente.
E poi c'è l'uomo senza volto, l'elegante "hombre de oro" che attende sulla rambla con cilindro e bastone, in attesa di posare per uno scatto fotografico. A Roma ci sono i gladiatori intorno al Colosseo, a Palma l' uomo senza volto che sbrilluccica. Anche questo è folclore.
Wilma Zanelli