Giorgio è un uomo capace, forte, coraggioso che sa cucinare divinamente e Ketty è una donna sensibile ai drammi della vita, alle passioni, alla volontà di riscatto. Entrambi delusi dalle proprie aspettative, traditi dagli strani disegni del destino, oggi sanno guardare la vita per quel che è al momento: un terrazzo aperto sul mare, un cielo azzurro pennellato da arabeschi di nuvole rosa con profumi che arrivano dalla cucina ed il desiderio di scavare dentro lo scrigno segreto del proprio animo. 

Katty in quel preciso istante avrebbe voluto chiedere: "Perchè è finito in una pescheria?" ma lui come per intuizione spiegò: "Ero stanco di combattere ogni giorno, stanco di non riuscire ad arrivare ad un bilancio di fine mese. Stanco del pressapochismo,  stanco della sfortuna". 

La giornalista terminò nei giorni seguenti l'articolo su Giorgio, tralasciando l'ultima parte della storia, quella del pastrano bianco e della pescheria all'angolo, aperta dalle 7 alle 17 del pomeriggio. ......

Scrisse: "Oggi Giorgio vive vicino al mare, in un antico borgo di marinai, in una casa che profuma di basilico e di rose, dal cui terrazzo si vede il golfo Paradiso e la notte si toccano le stelle del firmamento. Un vero e proprio piccolo paradiso questo posto dalle mille sorprese dove i borghi uno dopo l'altro, tra sabbia e rocce, si rincorrono come tappe di un viaggio indimenticabile, come quello che ci ha regalato Chef Giorgio.  

Perchè Chef si rimane a vita, anche se si perdono le stelle e le chiavi del proprio bistrot. 

                                                                                                               Tratto da "Confessioni al ristorante" di Wilma Zanelli