Oggi è il 7 marzo 2022. A 12 giorni dall'inizio del conflitto e vani tentativi di negoziazione, la situazione sul campo, nella realtà quotidiana, nel paese in guerra, sopratutto per le regioni situate ad est, quelle al confine con la Russia, come l'Oblast di Sumy, è inimmaginabile per chi non ha ancora ben chiaro che cosa sia la guerra. Le notizie che corrono sul web, quelle che vengono riferite ai corridoi umanitari, non sono veritiere. Nemmeno quelle che parlando di aiuti umanitari che entrano nel paese.
Nell' Oblast di Sumy non arriva e non arriverà mai nulla. Ci sono i check point russi che bloccano ogni aiuto e sparano a tutto ciò che si muove, possa essere un topo o un essere umano.
Chi si sposta per comprare pane o medicinali, lo fa a suo rischio e pericolo. "Qui regna il caos totale. Completa anarchia. Per chi è già al confine, ma sono 43 milioni gli ucraini ancora a casa propria, la coda è di 26 ore. Non esistono coordinamenti. Siamo come topi in trappola. Nei prossimi giorni è anche prevista neve. Agli italiani dico: non servono le fiaccolate, nè i ragionamenti ipocriti. Volete aiutarci? Serve chiedere fermamente una no fly zone. La solidarietà è già una gran cosa, ma qui, ora, è come togliere acqua con un bicchiere, da una nave che sta affondando. " Andrea un vostro connazionale.
Wilma Zanelli