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Quel profumo di talco


Era delizioso vederle chiacchierare. Era una delle poche cose che, durante tutto quel tempo, non erano cambiate. La nonna leggeva le carte. Non ne era capace, ma m'era come sempre piaciuta vederla cimentarsi con l'espressione di una che la sa lunga o che conosce il futuro e il passato e si briga per liberarti di influssi poco favorevoli.

Mi faceva dividere il mazzo in tre parti e poi cominciava contando a bassa voce, a distribuire sul tavolo un numero di carte da sinistra a destra, dall'alto in basso. Le voltava e mi spiegava: "Il 7 è un numero magico. Ha sempre avuto un ruolo rilevante nella storia dell'uomo". Ricordo che in quell'occasione la mamma, meno fatalista, seguire l'evento un po' in disparte.

A ben pensarci, capisco ora che una parte di lei, si sia "allontanata", sia stata sempre latitante.

Forse inseguiva qualcosa che credo non sia mai riuscita ad afferrare. Abbiamo sempre conversato come amiche noi, madri, figlie e nipoti, unite da tre generazioni, separate da pochi anni di differenza. Ricordo ancora le giornate dedicate agli acquisti, dove il bottino alla fine della serata era lo stesso: la mamma e la nonna si ritrovavano sempre ad avere le stesse cose: identiche per forma e colore.

Quindi 2 portafogli, due camicette ugali, due paia di scarpe diverse solo nel numero, due foulard, due tappeti e lo stesso servizio di tazze. Ricordo le lunghe chiacchierate con mia madre che poteva, per età, esser sorella maggiore, in quell'appartamento ordinato, pulito, dai pavimenti lucidi, i mobili spolverati ed un mazzo di giunchiglie sistemato nel mezzo del tavolo rettangolare. Sento ancora quel profumo di talco, col quale imbiancava coperte e lenzuola. La vedo infondermi coraggio, appoggiata alla finestra di casa, quella che dava sul cortile.

Lei perennemente indecisa. Porto ancora quella sua spilla di lapislazzuli. A loro l'augurio di ritrovarci in 7 altre vite.

                                                                                                                                                                                       Wilma Zanelli


lapislazzuli
Giunchiglie

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