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La finestra aperta sul cielo


... Il mattino successivo Carlo entrò nella mansarda deserta. Subito capì che quella non era la solita lite. Vide la lettera. Improvvisamente una solitudine immensa venne giù a capofitto dal cielo severo, deserto come Piazza Monte Zerbion il lunedì mattina. Quante volte erano stati ad un passo dalla soglia dell'abbandono, quante altre, invece, s'erano lasciati per poi riprendersi, quasi con violenza, trascinati da un amore odio, persuasi dall'idea che non potessero stare l'uno senza l'altra. Sarebbe stata una vita compressa, schiacciata, monca, vuota, impossibile.

"E' il mio modo di dirti addio. Ti rispedisco questo ricordo: noi due immersi nella vasca e tu che cominci ad intonare "Tu si' na cosa grande pe me..." Lo specchio appannato lungo la parete di fronte a noi rifletteva l'immagine di un uomo ed una donna parte di un tutto. Vedo te che mi scopri amica, amante, complice. Vedo le nostre menti concentrarsi per non perdere i sensi. Sento le mie labbra posare su di te il respiro e ti vedo mentre tenti di lasciarmi un'impronta. Schiudi la bocca ed ingoi la mia anima quasi a soffocare. Se tu avessi creduto a quest'amore, sarebbe stato per sempre."

Carlo finì di leggere la lettera. L'unico sentimento che provava era incredulità. Immagini come alla moviola di due corpi, un uomo e una donna, che si desideravano, stringendosi con forza, fino a mancare il respiro. Lei che s'aggrappava convulsamente al suo dorso, graffiandogli la schiena quasi per lasciare un marcho d'appartenenza. Lui che non riusciva a capire da dove arrivasse quella forza incredibile, indescrivibile, divorante, contagiosa. 

Intanto a cinquanta chilometri di distanza, la donna camminava a piedi. Ormai era decisa: voleva superare quel limite. Sentiva, il coraggio di aprire, nonostante tutto, una finestra sul cielo e di spiccare il volo. 

Daniela aveva bisogno di fantasia, di calde emozioni. Provò con un battito d' ali, poi un altro. 

S'era aperta una finestra sul cielo e lei stava per spiccare il volo, andare incontro alla vita. Questo era il suo desiderio. Nonostante tutto, anche a costo di proseguire il viaggio senza il suo pavido amore. 

                                                                                                                                                         Wilma Zanelli ( luglio 2003) 

 



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