Le conseguenze ambientali della guerra in Ucraina sono state argomento del 1° incontro avventuo a Kiev, il 30 giugno c.a., a cui hanno partecipato la vicepresidente del Parlamento europeo Heidi Hautala, presidente dell'Irlanda nel 1990-1997 Mary Robinson, l'attivista ambientale Greta Thunberg, Senior Advisor presso l'Istituto europeo per la pace, capo del CMI (The Crisis Management Initiative) Eurasia Programma Roxana Cristescu.
All'incontro hanno partecipato anche in collegamento web, il Commissario Europeo per l'ambiente, Virginijus Sinkevicius, l' Amministratore delegato della Fondazione europea per il clima Laurence Tubiana, e il membro del parlamento delle Isole Åland, membro dell'Ecocide Alliance Simon Holmström.
Ruslan Strilets, ministro Ucraino della Protezione ambientale e delle risorse naturali, Andriy Kostin, procuratore generale, Rustem Umerov, capo del Fondo del demanio statale, e Daria Zarivna e Oleksandr Bevz.
"La guerra della Russia contro l'Ucraina non è un conflitto locale. Questa aggressione crea numerose sfide per tutta l'umanità: dalla minaccia di un disastro nucleare e minando la sicurezza alimentare, all'intensificarsi del cambiamento climatico. Ogni giorno affrontiamo le conseguenze dell'attacco terroristico russo alla centrale idroelettrica di Kakhovka che provoca ristagno idrico, desertificazione ed estinzione delle specie", ha affermato Yermak, capo dell'ufficio presidenziale. " Durante questa guerra, l' Ucraina ha perso quasi un terzo delle sue foreste. Interi ecosistemi sono sull'orlo dell'estinzione o sono già stati irrimediabilmente persi. Durante l'anno della guerra, le emissioni di gas serra hanno raggiunto centinaia di migliaia di tonnellate. L'aggressione russa ha portato a un ecocidio su scala difficile da valutare. La Russia deve essere ritenuta responsabile dei suoi crimini contro l'ambiente. " conclude Andriy Yermak.
Giovedì, il gruppo di lavoro internazionale ha incontrato i rappresentanti della comunità ambientale ucraina. Attivisti ambientali hanno informato su come l'aggressione russa sta influenzando la situazione ambientale. L'attacco terroristico alla centrale idroelettrica di Kakhovka, ha colpito non solo l'Ucraina e il suo ambiente, ma anche il Mar Nero e lo spazio marittimo di molti paesi, i paesi africani, con la distruzione del bacino idrico di Kakhovka che ridurrà i raccolti nella regione ucraina.
Dopo la riunione inaugurale, i membri del Gruppo di lavoro internazionale, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta.
" Il nostro incontro oggi è un'espressione di solidarietà e sostegno per l'Ucraina", ha affermato Margot Wallström, sottolineando che la Russia deve essere ritenuta responsabile dei suoi crimini contro l'Ucraina.
Parlando ai media, Heidi Hautala ha aggiunto "L'Ucraina è al centro dell'attenzione. Lo stiamo facendo per mostrare al mondo che la distruzione ambientale e le terribili conseguenze del conflitto non dovrebbero rimanere impunite. Ci deve essere responsabilità".
Anche Greta Thunberg ha sottolineato: "L'ecocidio, la distruzione dell'ambiente, sono una forma di guerra. La Russia prende deliberatamente di mira l'ambiente e il il sostentamento delle persone."
Il 1° incontro a Kiev ha messo punti fermi: il pericolo, la minaccia di guerra, la sofferenza umana e l'ecocidio sono tutti collegati. Nessuno di noi dovrebbe ignorare le cose terribili che stanno accadendo in Ucraina, i crimini che la Russia sta commettendo nella nazione.
Wilma Zanelli
