Riceviamo da un nostro lettore di Rivoli (Torino) una lirica ispirata alla triste situazione in Ucraina. Carlo Bertero è un poeta, appassionato di letteratura, un organizzatore di eventi culturali, impegnato da anni e anni nel settore. La poesia la dedichiamo agli amici ucraini, proprio in questa giornata che ha segnato una data importante. Il Senato italiano oggi ha riconosciuto l' Holodomor ( che significa morte per fame) come genocidio. La tragedia del 1932 in Ucraina viene riconosciuta come una carestia deliberata, provocata dalle autorità dell' Urss per annientare il popolo ucraino. 90 anni fa, per mano russa, morirono tra i 7 e i 10 milioni di persone, bimbi e anziani compresi, tutte vittime innocenti della barbarie russa. La storia non deve ripetersi e la gente dovrebbe riflettere di fronte alla realtà, non a certi preconcetti propagandistici.
Inferno in terra
Stridenti suoni di sirene
rompono la precaria calma
di una tormentata notte
tra sibili di missili
ed assordanti esplosioni.
Fumo nero macchia il cielo
e con fatica si disperde
nell’aria ora già satura
di gas mefitici e tossici.
È ciò che resta di villaggi,
palazzi,scuole, ospedali
non riconosciuti da bombe
intelligenti e dai bazooka
che creano l’inferno in terra.
A nulla valse ricordare
la sacralità della vita
a menti irresponsabili
cieche e sorde ad inviti
pressanti che, inascoltati,
causano danni e lacrime
ad incolpevoli vittime
di ideali traballanti
ed in assoluta assenza
di buon senso ed umanità.
Carlo Bertero